Non sapevo nuotare e quindi come al solito mi limitavo a camminare lungo il bagnasciuga con l'acqua che mi arrivava ai polpacci.
Poi, senza accorgermene sono finito nella confluenza con un piccolo rio che aveva reso il fondo viscido e sono scivolato subito dopo dove l'acqua è molto profonda (in Calabria generalmente il mare è profondo a poco distanza dalla spiaggia).
Quando ho sentito il vuoto intorno a me ho capito subito che sarei annegato senza possibilità di nessun aiuto, (stava facendo buio e al di là della spiaggia c'erano solo sterpaglia che nascondevano la riva).
Non ho avuto tempo di agitarmi o di spaventarmi perchè ho sentito una voce "dentro" ma cosa se a parlarmi ci fosse qualcuno molto vicino che mi diceva:-Stai tranquillo, va tutto bene, non ti preoccupare-:
Non le parole mi hanno tranquillizzato, ma il tono di voce e la sicurezza nel modo di parlare, e così mi sono rilassato e ho sentito una leggera spinta verso l'alto ritrovandomi a fare una cosa che avrei imparato circa tredici anni dopo, e cioè "il morto".
Piano piano sono arrivato a riva senza fare altro che godermi il cielo che si stava scurendo e del tutto tranquillo (un po' preoccupato comunque non sapevo come sarebbe andata a finire!).
Appena ho sentito i ciottoli della spiaggia contro la schiena mi sono rialzato, mi sono rivestito (bagnato com'ero ma felice), e me ne sono andato tranquillo.
Il giorno dopo decido di tornare a Torino, ma prima di partire incontro un uomo (apparentemente sembrava un barbone) che mi dà un foglietto e mi dice di leggerlo solo dopo aver mangiato, e mi offre pane e salame e un bicchiere di vino in un locale lì vicino alla stazione.
Io sono curioso e apro il foglietto, ma lui insiste perchè lo legga in treno e che intanto mangi il panino.
Non ci diciamo nulla e quando ho finito ci salutiamo semplicemente con una stretta di mano.
Quando in treno ho letto su quel foglio ciclostilato "Io sono il tuo Angelo Custode e mi chiamo Daniel.", sono rimasto molto meravigliato.
Poi c'erano scritte molte altre cose sugli angeli che ora non ricordo più e del resto non avevo neppure approfondito la loro conoscenza perchè tante altre cose occupavano i miei pensieri.
Solo con il tempo ho collegato tanti altri episodi della mia vita a quel salvataggio e ho capito che gli Angeli sono presenti nella nostra vita anche quando non ce ne accorgiamo.
(Testimonianza autentica. Si ringrazia Gerardo per gentile concessione)

Bella testimonianza. Brava.
RispondiEliminaE' una bellissima testimonianza.
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